Quanto fa male l’olio di palma?

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Tra il 2016 e il 2017 è scoppiato il boom di dibattiti sull’olio di palma, molto diffuso e conosciuto ai più per essere una componente della tanto amata Nutella. Quanto fa male, esattamente, l’olio di palma? Scoprilo qui!

Se sei il tipo che studia le etichette dei prodotti al supermercato prima dell’acquisto, sicuramente avrai notato la presenza dell’olio di palma, spesso nascosto dietro ”olio vegetale” o ”grassi vegetali”. 

Cos’è dunque l’olio di palma? E’ un olio vegetale non idrogenato che si ricava dall’Elaeis guineensis, una pianta africana ora molto coltivata in Malesia e Indonesia. Esistono tre tipi diversi di oli in base all’origine e alla loro lavorazione: olio di palmisto, olio di palma raffinato e olio di palma grezzo. 

Il primo si ricava dai semi della pianta, è semi-solido a temperatura ambiente ed è di colore bianco perchè non contiene carotenoidi.  L’olio di palma raffinato risulta dai processi di “bifrazionamento” e di raffinazione, che lo rendono liquido e gli fanno perdere la componente non dannosa. 

L’olio di palma grezzo si ricava dai frutti della palma, di colore rosso dovuto ai carotenoidi. Contiene una grande quantità di acidi grassi saturi ma anche di antiossidanti e vitamina E. 

L’olio di palma raffinato è molto utilizzato nelle industrie alimentari per la frittura e la preparazione dei prodotti confezionati.

Lo si preferisce perché è meno delicato rispetto ad oli che diventano tossici in poco tempo. Resiste molto al sole e quindi permette un’ottima conservazione. E’ economico e facilmente digeribile. 

Le conseguenze della sua assunzione non sono ancora certe, dato che le posizioni prese a riguardo spesso sono in netto contrasto. C’è chi ne parla in maniera assolutamente negativa anche solo per la notevole presenza di acidi grassi saturi (alzano il colesterolo aumentando il rischio di disturbi cardiovascolari).

E c’è chi ne parla molto bene grazie alla presenza di vitamina E e carotenoidi. Occorre specificare, però, di quale olio si parla. L’olio di palma grezzo ad esempio non è rischioso per il cuore o l’aumento di peso; tuttavia, non è l’olio usato dalle industrie alimentari, bensì quello raffinato, privo di componenti benefiche.

Occorre ridurne il consumo e preferire frutta, verdura e idratazione maggiore con l’acqua rispetto agli alimenti confezionati.

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