Acufene: tutto ciò che c’è da sapere

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Può succedere ovunque e in qualsiasi momento di sentire un suono che altre persone non avvertono e di non capirne la provenienza. L’acufene è un disturbo molto comune, continua a leggere per saperne tutto a riguardo!
I suoni derivanti dalla patologia possono variare da paziente a paziente, ed è bene ricordare che l’acufene colpisce tra il 10 e il 15% della popolazione mondiale. Chi ne soffre sente suoni isolati come ronzii o sibili. Il tipo e l’intensità del rumore variano (bassa o alta frequenza).

L’acufene può svilupparsi in persone di qualsiasi età ma sono gli anziani quelli maggiormente a rischio. Tra le cause vi sono: invecchiamento, disturbi neurologici, traumi o effetti collaterali da farmaci, esposizioni a rumori elevati o danneggiamento delle ossa dell’orecchio.

Se soffri di acufene, probabilmente soffri anche di ipoacusia più o meno grave: situazione tipica dell’80-85% delle persone con acufene. L’ipoacusia può influire infatti sui segnali inviati dall’orecchio al cervello.

Esistono varie tipologie di acufene. L’acufene soggettivo è causato dall’esposizione a suoni dal volume alto. Può variare in lunghezza ed intensità e non è costante. Tende a coprire altri suoni circostanti ed è trattato con apparecchi acustici che emettono un suono calmante.

L’acufene sensoriale è di solito l’effetto di un sistema uditivo danneggiato. Non esiste cura conosciuta ma l’uso di un programma di gestione può aiutare a controllarlo e a ridurne gli effetti.

L’acufene neurologico può dare la sensazione di perdita di equilibrio. L’acufene somatico, invece, è un tipo di acufene associato ai movimenti e al contatto fisico. Può essere causato dagli spasmi muscolari dell’orecchio o del collo. Nella cura, è utile sia la terapia acustica che altri metodi come la massoterapia.
Tutto ciò che causa la torsione del collo può causare l’acufene somatico, ma non sono neanche da sottovalutare problemi dentali.  L’acufene somatico è anche definito conduttivo perché causato da funzioni esterne.
Infine l’acufene oggettivo, che è una delle forme più rare ed è anche l’unica che può essere rilevata da un osservatore esterno, di solito con l’uso di uno stetoscopio. L’acufene oggettivo va in sincrono con il battito cardiaco. 
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