Allarme aumento malattie veneree tra i giovani

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Secondo una ricerca inglese condotta dal ministero della salute, negli ultimi dieci anni le malattie sessualmente trasmissibili hanno colpito il 50% di giovani al di sotto dei 25 anni in più rispetto al periodo precedente.

Sebbene si tratti di uno studio effettuato nel Regno Unito, la tendenza è generale e coinvolge tutti i Paesi occidentali, inclusa l’Italia, seppur con proporzioni differenti tra le varie malattie, la cui gamma non si esaurisce alle malattie trasmissibili tramite rapporto sessuale, ma è ben più vasta, includendo anche la mononucleosi, che in Italia è appunto in crescita.

In riferimento al Regno Unito, la gonorrea sembra preoccupare maggiormente, poiché è quella che nel periodo esaminato ha avuto gli incrementi più vertiginosi. In Italia, invece, a generare allarmismo è il papillomavirus, poiché altamente contagioso e potenzialmente rischioso per il feto in caso di gravidanza.

Le cause sono da riscontrare innanzitutto in una diminuita percezione del pericolo: calata l’attenzione mediatica su di essa, infatti, l’AIDS fa meno paura rispetto al passato, così moltissimi giovani decidono di avere rapporti sessuali non protetti, poiché non seriamente informati dei rischi che si corrono.

Un altro motivo, invece, sembra essere il fattore igiene: sono tanti, infatti, i giovani che ammettono di aver fatto sesso non protetto in ambienti non propriamente adatti, quali bagni pubblici, automobili e spazi all’aria aperta. Lo stesso motivo ha portato molti giovani a contrarre infezioni alla bocca, alla lingua e alla gola a causa di pratiche di sesso orale, anche in rapporti occasionali, con persone infette.

Anche l’abuso di droghe gioca il suo ruolo, alterando l’equilibrio della flora vaginale e causando malattie come clamidia, gonorrea e condilomi genitali.

Come invertire tale tendenza? Innanzitutto bisognerebbe tornare a sensibilizzare gli adolescenti sugli effetti delle malattie come l’AIDS e sull’importanza di avere rapporti protetti, magari con programmi di educazione sessuale nelle scuole, ponendo l’accento che, anche se si tratta di rapporti occasionali, basta un attimo a contrarre una malattia molto grave.

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