Geloni, come affrontare le tipiche lesioni della stagione fredda

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I geloni si manifestano in inverno, meno frequentemente rispetto a molto tempo fa ma comunque da non sottovalutare. Leggi questo articolo per sapere tutto su di essi e su come curarli.

Se hai problemi di circolazione o vivi sbalzi di temperatura frequenti passando da un ambiente ad un altro, devi porre ancor più attenzione riguardo al rischio geloni. Per alcuni, una temperatura al di sotto del normale ma comunque non troppo fredda è sufficiente perché il rischio si concretizzi in realtà.

I geloni sono lesioni dovute a frequenti e prolungate esposizioni alle basse temperature di certe zone del corpo non sufficientemente coperte come dita, lobi delle orecchie e naso. Appaiono come noduli in rilievo, con diverse dimensioni, dolorosi e dal colore che varia dal viola al rossastro. 

A volte le parti malate si screpolano e si lacerano, aumentando il rischio di infezioni notevoli; occorre recarsi tempestivamente da un dermatologo per evitare gravi conseguenze. Nei casi leggeri, i geloni guariscono entro una settimana, diversamente dai casi con la presenza di ulcerazioni.

Se sono presenti ingrossamenti scuri che danno prurito o bruciore, utilizzare pomate antinfiammatorie o bagni d’acqua ossigenata, 3-4 volte al giorno. Quando invece i geloni sono ulcerati, utilizzare pomate antisettiche o antibiotiche.

La regola n.1 per prevenire la malattia ed evitare eventuali ricadute è proteggersi dal freddo, utilizzando guanti di lana, calze pesanti, scarpe e stivali isolanti per tenere al caldo le estremità del piede e mantenere la corretta circolazione sanguigna.

Immergi le mani ed i piedi in acqua per 30 secondi circa, alternando acqua calda e fredda. Massaggia le estremità con crema idratante e se hai già sofferto di geloni non avvicinare le parti colpite a fonti di calore dirette subito dopo averle esposte al freddo.

La prevenzione è sempre la miglior cura, non rinunciare ad una partita a palle di neve o ad una escursione, ma copriti adeguatamente.

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