Riconoscere il cancro al colon

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Il cancro al colon-retto è una delle malattie più frequenti dell’intestino ed è uno dei tumori più diffusi al mondo. Nella popolazione maschile esso occupa la seconda posizione tra i tumori maligni, mentre per le donne il tumore al colon è il terzo in ordine di diffusione. In Italia si verificano ogni anno quattro casi su diecimila abitanti.

La fascia più colpita sono gli anziani tra i 50 e i 70 anni. Inizialmente le aree più colpite erano il retto e la parte finale del colon, ma di recente si è assistito ad una sua diffusione nella parte destra dell’intestino crasso.

La maggior parte dei tumori si sviluppa a partire da lesioni benigne, dette polipi adenomatosi, che diventano maligne nel giro di dieci anni, senza dare segni di disturbo evidenti, se non un costante aumento dei fenomeni di meteorismo nel corso degli anni.

I polipi adenomatosi non sono altro che delle escrescenze della mucosa del colon, formate dalle stesse cellule di quest’ultima. I polipi adenomatosi iniziano a moltiplicarsi in maniera incontrollata e oltre la mucosa invadono anche gli strati inferiori del colon e gli organi adiacenti, fino a diventare così numerosi da degenerare in poliposi.

Tale situazione di poliposi è di altissimo rischio per i pazienti, che hanno una probabilità di gran lunga maggiore di contrarre un tumore al colon.

Per fortuna, i polipi possono essere rimossi prima che sia troppo tardi, ossia prima che essi evolvano in maligni. Per questo motivo la prevenzione è importante: una colonscopia può essere molto utile a diagnosticare il tumore e a definirne lo stadio, constatando se è possibile l’intervento non chirurgico per neutralizzare i polipi.

Anche una TAC addomino-pelvica può essere utile per capire l’estensione del tumore stesso e quanto esso abbia a che fare con gli organi circostanti.

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