Artrite reumatoide, come riconoscerla e come curarla

0

L’artrite reumatoide (AR) è una malattia infiammatoria che colpisce le articolazioni. E’ molto diffusa, scopri come riconoscerne i sintomi e curarla leggendo questo articolo!

L’artrite provoca dolore e rigidità fino al rischio di perdere la funzionalità delle articolazioni. I sintomi sono:  gonfiore e dolore (particolare concentrazione sul polso), stanchezza, febbre, rigidità mattutina e post-riposo. L’artrite reumatoide può essere lieve o grave, ma solitamente è cronica, ovvero dura per tutta la vita.

Si tratta di una malattia autoimmune: infatti, accade che i leucociti (i globuli bianchi sanguigni) raggiungono la sinovia (membrana di tessuto connettivo che riveste la capsula articolare e la parte articolare dell’osso) e ne causano l’infiammazione, detta sinovite.

La sinovia diventa più spessa e fa gonfiare l’articolazione, rendendola molle e calda. Dopodiché, distrugge la cartilagine e fa indebolire muscoli, legamenti e tendini, fino al blocco. Dagli studi emerge che il danno alle ossa si verifica durante il primo o il secondo anno di malattia.

I fattori di rischio sono la genetica, l’ambiente e l’attività ormonale (pare che le donne siano più a rischio degli uomini a causa di gravidanza, allattamento e farmaci anticoncezionali).

Per la diagnosi, il medico chiede al paziente i sintomi e la data esatta della loro prima manifestazione. In seguito esamina i riflessi e la salute generale, oltre all’eventuale presenza sulla pelle di eruzioni cutanee, o la presenza di infiammazioni polmonari.

Tra gli esami di laboratorio utili, ci sono il Reuma test e l’anti-CCP; anche le radiografie sono utili, per capire il livello di distruzione articolare. Le terapie di cura attuali puntano sullo stile di vita, l’uso di farmaci e la chirurgia.

Si consiglia al paziente il giusto bilanciamento di attività e riposo, per mantenere attiva la mobilità degli arti ma anche per alleviare il dolore. Da valutare anche l’uso delle stecche per ridurre il fastidio.

I farmaci restano la terapia più adoperata: si parla di corticosteroidi e FANS per ridurre l’infiammazione, e altri che agiscono come antidolorifico. I DMARDs, invece, cercano di rallentare la crescita della malattia, e spesso vengono consigliati ai soggetti più gravi.

 

 

Share.

Leave A Reply