Il pomodoro, particolarmente nella stagione estiva, è un cibo molto apprezzato perché, fresco e pieno di sostanze nutritive utili al nostro organismo. Non tutti però possono apprezzare ed usufruire dei benefici di questo alimento. Purtroppo l’allergia e l’intolleranza ai pomodori è molto comune. Chi ne soffre non ha vita facile in quanto è un alimento che, si trova ovunque, non solo fresco ma anche sotto forma di salse, conserve, sughi, nei piatti cucinati freschi o surgelati.
I disturbi che il pomodoro può dare sono molti, si va dai disturbi gastrointestinali quali pancia gonfia, bruciori di stomaco, dolori addominali, nausea, diarrea… Ma anche pruriti, rossori, chiazze rosse ed eruzioni cutanee. A volte i disturbi sono del tutto di altro genere, consistono in mal di testa, nervosismo, stanchezza. Cosa fare se abbiamo il sospetto che è il pomodoro a dare fastidio?
Intanto si può provare ad eliminarlo dalla nostra alimentazione per un po’ per poi reintegralo e vedere cosa succede. Spesso le reazioni allergiche si verificano perché abbiamo superato un certo livello di componenti allergenici nel corpo, in altre parole ne abbiamo mangiato troppo. Poi per escludere ogni dubbio bisogna sottoporsi ai test alimentari chiamati prick-test che consistono nel venire in contatto con gli allergeni del pomodoro attraverso pizzichi fatti da aghetti sterili sull’avambraccio, sopra i quali verrà messa una goccia della sostanza allergica contenuta nel pomodoro. Dopo poco si osserverà se ci sono rossori o gonfiori. Questo sarà eseguito presso lo studio di un allergologo ed eventualmente, in un secondo tempo, si potrà, attraverso l’analisi del sangue, vedere la presenza e il dosaggio di IgE (anticorpi specifici per quella determinata allergia).
Se le risposte sono positive avrai la certezza che tutti questi fasti sono riconducibili ad una allergia ai pomodori. Quindi si dovrà cambiare abitudini alimentari e stile di vita onde evitare conseguenze che a volte possono essere anche gravi.
